Le calcificazioni prostatiche spesso si manifestano durante il corso di un esame ecografico sottoforma di una grossa chiazza o tante chiazze nell'ambito del tessuto prostatico .
In taluni casi le calcificazioni sono asintomatiche , ma il piu' delle volte vengono rilevate assieme a sintomi urologici i cui principali sono :
- minzione frequente o difficoltosa
- bruciore dell'uretra
- dolori nel basso addome e nello scroto o nel pene o nel perineo
In questi casi sarebbe bene che l'urologo prestasse ad esse maggiore attenzione perchè comunque segnalano un problema corrente o qualche problema occorso nel passato che potrebbe ritornare.
In genere le calcificazioni prostatiche sono la conseguenza di una infiammazione della ghiandola prostatica ( prostatite ) .Questo sia nelle infiammazioni derivanti dalla forma batterica della prostatite ma anche e sopratutto nelle infiammazioni legata alla forma non batterica della prostatite ( quella piu' diffusa ).
Il legame tra le calcificazioni prostatiche e l'insorgenza di prostatiti è stata spesso dimostrata , tanto è che soggetti che presentano calcificazioni prostatiche annoverano sovente un passato di episodi patologici di tipo infiammatorio o infettivo.
Si presuppone che il principale meccanismo per la genesi delle calcificazioni sia il reflusso di urina ( anche infetta ) , che provoca all' interno del tessuto prostatico una risposta infiammatoria che si conclude con il deposito di sali di calcio nella zona infiammata.
Si segnalano come fattori secondari all'origine delle calcificazioni anche l' abitudine a trattenere le urine troppo a lungo piuttosto che l' uso frequente del coito interrotto , pratiche che come è noto possono dare luogo a dolori pelvici e stati infiammatori come le già citate prostatiti .
Viene comunque a stabilirsi , in conclusione , un indissolubile binomio tra la calcificazione prostatica ed fenomeni infiammatori della prostata
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